Lilliana Comes e “La Camera blu”
La rappresentazione artistica volta al reale e alla mimesi, completamente inserita in un linguaggio dai più conosciuto e vicina al sentire artistico di molti, che la riconoscono senza dover esser costretti a mediare attraverso troppo spesso inutili sovrastrutture, ha permesso a Lilliana Comes di esser scelta, tra milioni di artisti presenti in rete, per illustrare la copertina della rivista “La Camera blu“.
Nata nel 2006 dalla ricerca, dalle esperienze didattiche e dalla rete di relazioni scientifiche internazionali promosse dal Dottorato in Studi di Genere dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la rivista conclude le uscite del 2011 con, in copertina, “La terra dei fuochi“, opera prodotta dalla Comes nell’anno precedente, di notevoli dimensioni (2010, 70 x 100 cm, olio su tela).
L’artista era stata già contattata dall’Ateneo napoletano per il manifesto di presentazione del corso “Women at work“, organizzato dal Dipartimento di Teorie e Metodi delle Scienze Umane e Sociali. L’opera scelta fu “Sibilla Cumana” (2011, 80 x 80 cm, olio su tela).
Queste collaborazioni sono destinate a continuare: non è più possibile scindere ormai il connubio creatosi tra l’idea di donna, con le sue innumerevoli sfaccettature, e l’opera di Lilliana, affermata e ormai nota sia alla critica d’arte che agli specialisti degli studi di genere.