Intervista a Lilliana Comes su Donna Moderna
La Belle époque di una donna, ma prima di tutto artista, si avvale di collaborazioni e prestigi, ma l’invenzione più sublime della sua epoca da Femme Fatale, sono di certo i suoi colori e la sua personalità artistica, arrivata oggi, a toccare l’ingegno e la perfezione, che superano la vita stessa. La sua arte è molto singolare ma originale, inedita nei suoi volti ma passionale nel carattere, ma di certo la donna che espone queste voci, nasconde nel profondo del suo cuore, la ricetta magica, fatta di pochi ingredienti ma capaci, di riportare con un semplice soffio, l’adrenalina di un epoca d’oro.
Lilliana Comes, figlia d’arte, sviluppa sin da giovanissima, una precoce attenzione verso l’espressione dell’arte, le tecniche utilizzate sono molteplici, tra queste; olio, pastello, tempera e tantissime altre. Diplomata all’istituto d’Arte di NapoliFilippo Palizzi, sostenitrice e allieva di grandi maestri dell’arte contemporanea come; Lelio Gelli ed Enrico Cajati. Le sue opere, acclamate dalla critica nazionale e internazionale, sono presenti nelle collezioni di appassionati e critici d’arte ed esposte in numerosi enti istituzionali e privati.
G.G.: Artista di fama nazionale ed internazionale. Figlia d’arte e seguace di molti maestri, i quali hanno reso la tua arte, inedita e originale. Conosciamo l’artista, ma non la donna che si nasconde dietro ai colori della tua arte. Chi è Lilliana Comes?
Lilliana Comes: Caratterialmente mi ritengo una persona con i piedi per terra, ma allo stesso tempo sono una sognatrice, sono una persona ottimista e solare e vedo sempre il lato positivo delle persone e delle situazioni, insomma non perdo mai la speranza in un mondo migliore.
G.G.: Ti definisce una donna moderna?
Lilliana Comes: Certamente, mi amo considerare la prima Eva già donna moderna, di conseguenza nei secoli a venire lo è stato qualsiasi donna abbia avuto la libertà di poterlo essere.
G.G.: La tua arte contemporanea è stata selezionata, recentemente per una campagna artistica che avrà l’obiettivo di promuovere l’arte italiana nella città di Dubai, da tempo terra di transito tra Oriente e Occidente. L’iniziativa è ideata e promossa da Cervino Editore, da sempre impegnato nella promozione ed esportazione dell’arte e della cultura italiana all’estero. Quali sono le tue aspettative?
Lilliana Comes: Chiaramente, l’obiettivo è quello di far conoscere la mia arte anche in Medio Oriente, ma soprattutto dovrà e sarà un confronto e uno scambio artistico che mi arricchirà professionalmente.
G.G.: Cosa potrà insegnarti l’oriente, dal punto di vista artistico?
Lilliana Comes: L’Oriente mi affascina da sempre, quindi questa esperienza sarà una tappa successiva a un percorso da me intrapreso già da anni.
G.G.: Muterà la tua arte oppure te stessa, come donna?
Lilliana Comes: Assolutamente no, ma come tutte le mie esperienze ne trarrò frutti preziosi per continuare il mio percorso artistico.
G.G.: Beyond the Crisis è stato un evento che ha aperto alla città partenopea, e la tua arte al mondo. Puoi raccontarci questa esperienza, durata pochi giorni, ma che ha lasciato un qualcosa nella tua doppia vita, da artista e donna?
Lilliana Comes: Straordinaria…
G.G. : Raccontaci?
Lilliana Comes: Ho accettato l’invito della prof.ssa Caterina Arcidiacono con entusiasmo e l’attenzione ricevuta da una numerosa platea internazionale di studiosi nel campo della psicologia, ha confermato quello che io ho sempre voluto dalla mia arte.
G.G.: Sapresti dare ai lettori, e alle lettrici una ricetta artistica per uscire dalla crisi?
Lilliana Comes: Non c’è una ricetta magica, bisogna lottare, avere tanta buona volontà e voglia di costruire un futuro migliore senza mai perdere speranza e ottimismo.