Donna Moderna : l’opera poetica-pittorica Beauty and the Beast
L’opera poetica-pittorica di Giuseppe Giulio e Lilliana Comes: Beauty and the Beast
La silloge poetica Beauty and the Beast , suddivisa in nove atti, racchiude variegati sentimenti, che scorrono su un profondo letto di molteplici significati contemporanei, accompagnati dalle oniriche illustrazioni della pittrice Lilliana Comes. I due autori napoletani si ritrovano a esprimere il proprio sentire, intrecciando canali comunicativi diversi, come le immagini dal tratto deciso e insieme delicato di Lilliana Comes con le parole evocatrici di Giuseppe Giulio, creando unico flusso creativo che confluisce in un fresco progetto artistico, pregno di sensibilità.
La scelta del titolo per gli atti e’ già una proposta per catapultarsi nell’immediata realtà circostante, quella vicina al proprio cuore e alle proprie riflessioni, con le quali l’autore comincia a intrattenersi su diverse tematiche esistenziali e sociali, che provocano sussulti alla vita di un giovane sensibile come Giuseppe Giulio, osservatore di molteplici angolarità, sottolineate dalla fantasia di Lilliana Comes.
Nel primo atto Porta Maggiore; il Segreto inizia incontriamo poesie come Una Porta buia, che ci parla dell’ accettazione del padre, Non ci saranno più Lacrime, che c’invita ad andare avanti, Alla Ricerca di un sogno, dove l’autore si sofferma a riflettere su ”quanto è dura essere noi stessi”, suggerendoci di catturare un sogno sfuggente, “vieni e consola il mio triste cuore.”
Nel secondo atto Scala Santa; i più grandi dolori dell’umanità, troviamo poesie come Gerusalemme,incentrata sul “dolore e l’amore”, 11 Settembre 2001,osservazione attenta e composta sul dramma che colpì non solo gli Stati Uniti, ma anche tante anime che credevano nella gioia di vivere, in quanto “le loro vite stanno volgendo al termine, con un semplice addio, con dolore, e gridi di vita.” L’autore non si arrende davanti al dramma, forse la poesia ci salverà dai soprusi, così recita il verso di “Devi solo Volerlo “noi siamo i campioni del domani, oggi possiamo, scrivere una poesia.”
Il terzo atto s’intitolaColosseo; e su come la vita sia!, qui l’autore scrive poesie più dinamiche come Il Circo, dove recita “la mia vita è come un circo, ogni cosa può sembrare un ostacolo. La mia Anima è come un circo, personaggi e spettatori, grida, e urla, musica, verità, bellezza e sesso.”, come Il Paese delle Meraviglie, dove le parole si aprono alla speranza “Pensieri e preoccupazioni non esistono. Amore, eternità, speranza. Tutte le persone folli, sono le migliori.” C’e’ anche un forte senso di giustizia recitato in Robin Hood “Combattere per i più deboli, colpendo e agendo con frecce della pace. Uomo del coraggio, non arrenderti mai.” Anche nella poesia Tutti Insieme l’autore inneggia ad andare avanti fiduciosi, “Non spaventatevi Alleggerite il vostro cuore. Il mondo ci amerà, un giorno non lontano”.
Il quarto atto prende il titolo da un altro centro attrattivo della citta’ di Roma, la Galleria Sordi; i nostri volti e i nostri ricordi. Nella poesia L’Uomo Nero l’autore ci suggerisce “l’arrivo di una nuova era. Un nuovo secolo sta giungendo, una speranza, una leggenda”, in Piramidi di Gizas’incontra la necessita’ di citare tre concetti importanti, quali Coraggio, Liberta’, Amore “Queste sono, le chiavi del mondo. Tre piramidi, tre parole.” Nella poesia A te ritroviamo la commozione e il dolore per il padre scomparso nei versi “la quercia della mia vita, la nostra vita! Adesso sei un angelo, una stella nel cielo, una roccia dell’amore.” In Dark Souls e’ il valore dell’amicizia ad essere omaggiata, “l’amicizia è per sempre, non è la fine.” Si ricorda in Gocce di Memoria “La vita deve continuare.Il quinto atto s’intitola come una delle piazze piu’ fervide di Roma. In questa si sente scorrere la voglia di gridare al mondo i propri diritti, la bellezza di essere se stessi, Piazza di Spagna; il cerchio dell’amore. Qui la poesiaSiamo Gay! esalta il desiderio di essere liberi, “la nostra libertà è una canzone, il nostro amore è un diritto.” In Lady Marmalade!l’autore si sofferma a riflettere sul fatto che “Le donne non sono oggetti. Le donne sono il calice del mondo.”
Il sesto atto s’intitola Ponte Umberto: tra il bianco e il nero. I due colori giocano il contrasto tra il conforto e il conflitto, espresso nella poesia Amico oppure Nemico, dove l’autore scrive “Una spalla su cui piangere, è mio amico. Una sofferenza, come la mia mano, questo è il mio nemico.”. Il titolo del settimo atto e’ Lungo Tevere; il suono della terra. Qui c’intratteniamo con la poesia La mia Africa, dove l’autore sottolinea ancora una volta l’importanza della speranza “Spazio verde infinito, come lo è, la giù, la libertà. Una speranza indelebile, risiede tra queste terre.”
L’ottavo atto ci offre un punto di vista da un altro imponente monumento di Roma, Castel Sant’Angelo; il luogo della verità. Si parla di speranza anche nella poesia La Vita è bella, dove l’autore ci mostra l’entusiasmo di ricominciare, di continuare, di andare avanti “ma questa mattina, è un nuovo giorno, il mondo mi ha concesso di voltare pagina. Ho lasciato la mia infelicità, siamo ragazzi, e oggi è il nostro giorno, Questa volta, la vita è bella.” In poesie come Una stella Siriana e La scelta di Sophie, l’autore s’imbatte in tematiche contemporanee di guerra, catapultandoci prima in terra siriana “La Siria era fantastica, adesso è un campo di battaglia, l’infanzia contro la morte, me contro la violenza, lacrime e lacrime mentre ascolto altri spari.”, e in Afghanistan “la mia anima è sporca, come il peccato di questa terra, ma la speranza, è ancora viva! Kabul non sarà più la stessa, senza la voglia di sognare.” Poco prima della fine della silloge s’incontra la poesia Ave Maria!, dove l’autore si ritaglia per se’ la voglia di pregare per la voluttuosa speranza agognata e decantata “Maria, prega per noi”.
Alla fine incontriamo il nono e ultimo atto Cappella Sistina; la rivelazione, con le poesie Luna, dove l’autore ci illumina, ricordandoci che “La speranza sarà per sempre, per difendere l’amore, per difendere, un sogno.” e ci rende il mistero dei sentimenti oscuri con la citazione di Anubis ne La Bella e la Bestia.
Scritto da Chiara Elia